Colture | 16 novembre 2023

Mercato della soia alto-oleica: le nuove opportunità

Coltura poliedrica e funzionale ai più moderni piani di rotazione agronomica, la soia gioca un ruolo da protagonista anche nel settore degli oli vegetali, il cui mercato mondiale sta attraversando una fase di sensibili trasformazioni. Due le variabili che stanno influenzando gli scambi mondiali di materie grasse, ovvero la riduzione dei volumi di olio di oliva causa siccità, a cui si aggiunge l’incertezza su alcuni oli di semi come quelli di girasole per via del conflitto in Ukraina.

Olio di oliva: cala l’offerta, salgono i prezzi

Rispetto al 2021 i prezzi dell’olio di oliva si presentano praticamente doppi, a causa dei cali produttivi occorsi nel 2022 in Spagna e Italia. Varie le ragioni: dalla perseverante siccità, agli improvvisi e dannosi eventi meteorici che hanno danneggiato molti uliveti in diverse aree del Mediterraneo. A questi si sono aggiunti anche i gravi incendi avvenuti soprattutto in Grecia.Ciò ha causato un calo dell’offerta di olio di oliva dal milione e mezzo di tonnellate del 2021 alle 600mila tonnellate circa del 2022. Le promesse di resa per l’anno in corso, non molto superiori però a quelle della passata stagione, non pare possano modificare significativamente i prezzi di mercato, i quali resteranno probabilmente alti anche in previsione della campagna 2024.

Oli vegetali diversi: le ripercussioni della guerra Russo-Ucraina

Oltre dalle vicissitudini patite dall’olio di oliva, le filiere agroalimentari soffrono anche dell’instabilità dovuta alle incertezze relative alle produzioni di altri oli vegetali come colza, mais e, soprattutto, girasole. Su questi oli le previsioni sui prezzi indicano un possibile calo dopo gli aumenti dovuti sostanzialmente agli accaparramenti avvenuti dopo il febbraio 2022 in occasione dell’invasione dell’Ucraina.Al momento i prezzi degli oli di soia, girasole, colza e palma sono tornati al di sotto di quelli registrati pre-conflitto, sebbene le produzioni ucraine di girasole promettano un calo rispetto all’anno precedente. La stima è infatti di 12,4 milioni di tonnellate contro i 17,5 milioni prodotti nella stagione 2021-2022 in tempi di pace.Alcuni Paesi dell’Est europeo hanno inoltre ridotto gli import dall’Ucraina, sposando altre tipologie di materie grasse, come appunto colza, soia e palma, al fine di ridurre i rischi di forniture instabili e poco affidabili da Kiev.

Olio di soia prezzi e valore del mercato

Oltre 50 miliardi di dollari è stato valutato nel 2022 il mercato globale dell’olio di soia. Dato questo in crescita rispetto ai due anni precedenti, partendo da un valore di circa 40 miliardi nel 2019. Nei prossimi anni tale valore si prevede resti relativamente stabile, per lo meno nel 2023 e 2024. Al contrario, il trend in crescita della domanda di oli di semi a livello mondiale lascia sperare in un ulteriore sviluppo anche del mercato dell’olio di soia che entro il 2029 potrebbe superare i 65 miliardi di dollari. Quanto a prezzi dell’olio di soia, espressi in dollari, le quotazioni hanno visto un minimo ad aprile 2020, quando scesero a soli 25 centesimi di dollaro per libbra (555 $/Ton), salendo poi a un massimo di 1.888 $/ton al 25 aprile 2022 e assestandosi poi a 1.555 $/ton solo pochi mesi dopo, il 27 giugno 2022. A ulteriore conferma della sensibile volatilità delle quotazioni, in tal caso influenzate soprattutto dall’emergenza Covid-19. Più di recente (30 ottobre 2023), i futures dell’olio di soia venivano quotati a 52,69 centesimi di dollaro per libbra, ovvero 1.171 $/Ton.

I vantaggi per la salute dell’olio di soia

Nell’ambito di una dieta equilibrata l’olio di soia gioca un ruolo di massima rilevanza. I suoi contenuti di fitosteroli, per esempio, contribuiscono a contenere i livelli di colesterolo nel sangue, soprattutto del colesterolo cosiddetto “cattivo”, ovvero LDL, acronimo di Low Density Lipoproteins) di cui i fitosteroli riducono l’assorbimento intestinale. Inoltre, l’olio di soia contiene sostanze antiossidanti come per esempio la vitamina E. Questa svolge una funzione protettiva delle membrane cellulari, favorisce il rinnovamento cellulare e in combinazione con la vitamina A migliora l'attività neuronale. Uno degli acidi grassi maggiormente apprezzati all’interno dell’olio di soia è l’acido oleico, un Omega 9 che rientra anche nella costituzione dei tessuti animali. Abbondante della maggioranza degli oli vegetali, l’acido oleico è presente in alcune nostre varietà appositamente sviluppate per ottenere elevati quantitativi in sede di estrazione industriale dell’olio.

OL996: la soluzione ideale per le filiere di qualità

Fra le diverse varietà che compongono il nostro catalogo sementiero, forti anche di soie ad alto contenuto proteico (https://www.sipcam.com/it/it/magazine/trend-di-mercato-della-soia-e-delle-proteine-vegetali), merita una menzione particolare OL996, varietà non OGM di soia alto oleica caratterizzata da taglia bassa e da uno spiccato vigore di partenza. Ottime le sue caratteristiche agronomiche, inclusive di una ottima tolleranza ai nematodi, mentre la granella a ilo bianco e l’elevato contenuto di acido oleico (circa l’80%) lo rendono altamente apprezzato da parte delle filiere agroalimentari, a partire dagli agricoltori, passando poi agli stoccatori e, soprattutto, ai trasformatori. Il suo alto potenziale produttivo lo indica in particolar modo per le seconde semine, tenendo di massima investimenti di 44-46 piante a metro quadro. OL966 garantisce infatti una buona capacità di ramificazione e un’ottima resistenza all’allettamento che ne aumentano anche la capacità di competere con la flora infestante. Anche le pratiche di raccolta risultano avvantaggiate da OL996, grazie alla rapida defogliazione e alla veloce perdita di umidità a fine ciclo.