Nutex Beta: la biodiversità che aumenta le rese
Biologico | 21 settembre 2023

Nutex Beta: la biodiversità che aumenta le rese

Fra le sfide future per l’agricoltura, attuale e futura, la più complessa è forse quella prevede la diminuzione di mezzi tecnici come agrofarmaci e fertilizzanti di sintesi. Inoltre, il tema della biodiversità è da tempo posto al centro degli obiettivi della Comunità europea, inclusa quella dei terreni coltivati. E sempre più lo sarà.Spesso le pratiche agronomiche hanno infatti semplificato eccessivamente l’approccio produttivo, legandolo soprattutto alla somministrazione di input esterni. Ciò ha indotto talvolta a trascurare i benefici derivanti da una visione più allargata dello stato di salute dei terreni, impendendo di cogliere i vantaggi di pratiche agronomiche di ampio respiro.La diminuzione della sostanza organica e della biodiversità della rizosfera è il primo sintomo di tali approcci convenzionali, richiedendo quindi un cambio di mentalità tale da valutare con maggiore attenzione e interesse le nuove soluzioni che la ricerca sta ponendo oggi al servizio degli agricoltori. In tal senso, una soluzione che si presta ottimamente in tal senso è Nutex Beta giunto ad arricchire un portfolio prodotti già oggi ampio e diversificato.

Cosa è Nutex Beta

Nutex Beta è una soluzione di origine naturale a base organica e microbiologica. Contiene infatti un consorzio di microrganismi utili inoculato su un concime organico, compostato e pellettato, derivante esclusivamente da matrici vegetali ricche in composti organici come acidi umici e fulvici.  Sul supporto organico sono presenti infatti micorrize, Trichoderma spp. nonché batteri promotori della crescita, come pure sostanze bio–attivatrici capaci di favorire lo sviluppo della microflora dei terreni e di creare le condizioni ideali per la proficua interazione tra l’apparato radicale, il suolo e i microrganismi stessi.

Come funziona Nutex Beta

Il mix bilanciato di Nutex Beta aumenta la disponibilità degli elementi nutritivi presenti nel terreno. Per esempio mobilizzando il fosforo presente nel suolo in forma non disponibile per le piante, proseguendo poi con il potassio e terminando con l’azoto, elemento che alcuni microrganismi presenti in Nutex Beta sono in grado di estrarre dalla fase gassosa.Oltre ai tre macroelementi, la componente micorrizica di Nutex Beta aumenta anche l’assorbimento di calcio e magnesio, completando lo spettro di elementi nutritivi con il ferro, il cui trasferimento nel capillizio radicale viene esaltato dalla presenza di fitosiderofori.La presenza di Trichoderma spp permette inoltre di occupare nella rizosfera alcuni spazi comuni a patogeni tellurici quali Phitium, Alternaria, Fusarium e altri, esplicando rispetto ad essi un’azione competitiva per i nutrienti. A completare le azioni sfavorevoli alla proliferazione dei microrganismi nocivi concorrono anche le micorrize, poiché producono elicitori che stimolano le difese delle piante contro la penetrazione dei funghi patogeni.Infine, l’apporto di sostanza organica ad alto tasso di acidi umici e fulvici migliora gli equilibri strutturali e microbiologici della rizosfera, creando le migliori condizioni per uno sviluppo rigoglioso delle colture.

I vantaggi di Nutex Beta per la coltura

Il mix di microrganismi utili, unitamente alla componente organica del supporto pellettato, creano nel terreno condizioni ottimali per lo sviluppo radicale della coltura. Ciò aumenta la capacità delle piante di estrarre al meglio sia gli elementi nutritivi presenti, sia dell’acqua.La maggiore efficienza radicale permette alle colture di superare più facilmente gli stress abiotici, sia termici, sia legati alla salinità, minimizzandone gli effetti. Inoltre, l’ottimale equilibrio strutturale e microbiologico migliora la biodiversità della rizosfera: aspetto essenziale, questo, per minimizzare anche il potenziale inoculo di funghi patogeni.Ciò rende Nutex Beta un efficace bioattivatore di molteplici processi biologici presenti nella rizosfera, esaltando le interazioni virtuose fra apparati radicali e la rizosfera stessa. Il tutto a vantaggio anche dello sviluppo delle piante e del loro potenziale produttivo.

Una formulazione pratica e raffinata

Nutex Beta è formulato in pellet dalla dimensione di circa 5-6 millimetri, offrendo una eccellente stabilità strutturale grazie al processo brevettato di estrusione e al basso tasso di umidità. Ciò garantisce una maggior resistenza alle sollecitazioni meccaniche, come pure l’assenza di impaccamenti e di polveri. Elevata anche la purezza quanto a componenti: la matrice esclusivamente di origine vegetale garantisce infatti l’assenza di metalli pesanti, fanghi, microrganismi patogeni e antibiotici

Dosi e consigli di impiego di Nutex Beta

Date le caratteristiche di Nutex Beta, la sua somministrazione apporta significativi vantaggi nei frutteti, nei vigneti e nelle colture orticole. Circa ai tempi di impiego, questi cadono a fine estate permettendo al consorzio di microrganismi di colonizzare progressivamente la rizosfera beneficiando delle ottimali condizioni termiche e di umidità. Nel volgere di 7-8 settimane la popolazione microbiologica diffonde infatti nel terreno. Dopo la stasi invernale l’attività del mix di Nutex Beta ricomincerà a interagire con la rizosfera, migliorandone ulteriormente lo stato.Applicando Nutex Beta per più anni di seguito è quindi possibile innalzare numerosi aspetti fisico-chimici del suolo, come pure verranno progressivamente migliorate la capacità del terreno di trattenere acqua e di beneficiare di una crescente biodiversità.Quanto a dosi, Nutex Beta va applicato in modo localizzato nei frutteti e nei vigneti a dosi di 300-400 chili per ettaro. A pieno campo, per le colture orticole, tali dosi salgono a 400-600 chili per ettaro, posizionandosi fra 50 e 100 chilogrammi per mille metri quadri per le orticole in serra. 

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